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-- il diverso:il razzismo e solidarietą. (http://www.forumihorizont.com/showthread.php3?threadid=5591)
Postuar nga al74 datė 09 Tetor 2009 - 23:41:
Re: il diverso:il razzismo e solidarietą.
Citim:
Po citoj ato qė tha durrsake_topolake
Nessun popolo puņ considerarsi geneticamente superiore o inferiore a un altro. "Non ci sono esseri umani superiori per natura ed esseri umani inferiori per natura; ma tutti gli esseri umani sono uguali per dignitą naturale. Di conseguenza non ci sono neppure comunitą politiche superiori per natura e comunitą politiche inferiori per natura. E' lecito sperare che gli uomini, incontrandosi e negoziando, abbiano a scoprire meglio i vincoli che li legano, provenienti dalle loro umanitą; e abbiano pure a scoprire dhe una delle pił profonde esigenze della loro comune umanitą č che tra essi e tra rispettivi popoli regni non il timore, ma l'amore; il quale tende a esprimersi nella collaborazione leale, multiforme, apportatrice di molti beni."
Giovanni XXIII
"...29sima Strada , fra la Park e Madison.....
Russell approfitņ del semaforo verde e raggiunse l'altra parte del marciapiede. Quando arrivņ all ingresso del suo palazzo , spinse la porta a vetri e fu nell atrio.
si stupģ , a quell ora di trovarci anche Zef , il building manager. Era una persona amica, un uomo di origine albanese che si era rimboccato le maniche e aveva lavorato sodo , fino a raggiungere la sua posizione attuale. Con lui Russell aveva da sempre un rapporto molto cordiale. Era convinto che Zef, oltr che apettatore delle sue discutibili imprese , ne fosse in segreto anche l'unico fan.
...........................................
Russell si girņ e si avvio verso l'uscita. La voce di Zef lo trattene.
- Un'ultima cosa signor Wade"
Russell si girņ e lo vide lasciare la postazione e attraversare l'atrio.Parlņ sottovoce, con un tono confidenziale.
- Immagino che in questo momento la sua situazione sia come dire, un poco precaria...
Zef tese una mano verso di lui come per salutarlo meglio e quando Russell la strinse sntģ nel palmo della mano la consistenza di alcune banconote.
- Zef guarda che non....-
-Sono solo 500 dollari signor Wade. Le servirano per tirare avanti. Me li renderą quando si sarą messo a posto-
Russell ritirņ la mano e infilņ i soldi in tasca. Li accettava per quello che significavano. Per lui e per la persona che glieli aveva offerti con il cuore e con estrema discrezione. In un momento importande della sua vita , l'unico aiuto tangibile che gli arrivava era da un estraneo.
Appoggiņ una mano sulla spalla di Zef.
- Sei una bella persona , amico mio. Ti prometto che li riavrai. Con gli interessi.
- Ne sono certo , signor Wade
Russell guardo Zef negli occhi e ci scopri una sinceritą e una fiducia che lui per prima era ben lontano dal possedere.Girņ le spalle a quell'uomo e alla loro commozione e uscģ in strada. Si fermņ un istante a ripensare a quello che era appena successo.Infilņ la mano nella tasca per sincerarsi che era tutto vero , che ancora esistevano PERSONE cosi. "
shkeputur nga "Io sono Dio" - Giorgio Faletti
Ringraziamenti:
Zef che oltre a essere un amico , č davvero il "building manager" di un palazzo sulla 29sima Strada , New York.