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Regjistruar: 29/04/2009
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Censis: cresce aggressivitą fra italiani ed č boom di antidepressivi
Per il 63,5% si puņ essere buoni cattolici anche senza tener conto della morale della Chiesa in materia di sessualitą - Italiani sempre pił aggressivi. La conferma arriva da un'indagine realizzata dal Censis, che denuncia un balzo in avanti di minacce e ingiurie negli ultimi 5 anni di ben il 35,3%. Stesso trend di crescita per le lesioni e le percosse, che registrano un +26,5%.
E se da un lato l'aggressivitą incalza, mostra l'indagine presentata stamani a Roma, dall'altro si registra un vero e proprio boom di antidepressivi, con consumi raddoppiati in dieci anni nella penisola (+114,2%).
La dimensione pił distruttiva delle pulsioni, spiega il Censis, si riscontra nel progressivo crescere delle forme di depressione. Il consumo di antidepressivi č emblematico: le dosi giornaliere sono pił che raddoppiate dal 2001 al 2009, passando da 16,2 a 34,7 per 1.000 abitanti. Per comprendere il disagio che sta vivendo la societą italiana, il Censis ha avanzato un'interpretazione antropologica, sottolineando il peso di fenomeni complessi e trasversali che non si lasciano interpretare attraverso i consueti schemi dell'analisi sociale ed economica: la crisi dell'autoritą, il declino del desiderio, la riduzione del controllo sulle pulsioni.
«Siamo una societą in cui sono sempre pił deboli i riferimenti valoriali e gli ideali comuni, in cui č pił fragile la consistenza dei legami e delle relazioni sociali», si legge nel rapporto Censis. «In questa indeterminatezza diffusa, crescono comportamenti spiegabili come l'effetto di una pervasiva sregolazione delle pulsioni, risultato della perdita di molti dei riferimenti normativi che fanno da guida ai comportamenti», secondo il Censis. Č diffuso il sentimento autoreferenziale per cui ognuno č l'arbitro unico dei propri comportamenti: č questa l'opinione dell'85,5% degli italiani.
Inoltre, si ritiene che le regole possano essere aggirate in molte situazioni. Nel divertimento č ammessa la trasgressione soprattutto dai pił giovani (il 44,8%). Si crede che, quando č necessario, bisogna difendersi da sč anche con le cattive maniere (il 48,6%, quota che sale al 61,3% tra i residenti nelle grandi cittą). Per raggiungere i propri fini bisogna accettare i compromessi secondo il 46,4%. Si puņ essere buoni cattolici anche senza tener conto della morale della Chiesa in materia di sessualitą per il 63,5% (dato che sfiora l'80% tra i pił giovani).
(fonte: Adnkronos)
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