Piktor
Artist
Regjistruar: 03/02/2007
Vendbanimi: larg & afer
Mesazhe: 10972
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Tefta Tashko Koēo, lusignolo albanese
Repertorio musicale
Tefta Tashko Koço faceva parte di quella schiera di artisti albanesi che nei primi anni del Ventesimo secolo, arricchirono il repertorio tradizionale della musica popolare e cittadina albanese con nuove forme tecniche sopraffine. Molti degli artisti di quellepoca trasformarono - tramite le voci operistiche del soprano, del tenore e del baritono - questi due generi musicali per portarli verso la declamazione pubblica di alta qualitą. Le voci dei cantanti professionisti albanesi di quegli anni, in generale si sposavano con il suono strumentale occidentale dellorchestra, con le intonazioni temperate e in qualche misura con il fraseggio concettuale della musica colta.
Tefta Tashko Koço apparteneva allindirizzo della musica da camera, che mostrava lorigine orale della canzone tradizionale, e a quello operistico, che si basava sulla lettura e lelaborazione degli spartiti. Concepiva le canzoni liriche cittadine come arie o ariosi e nelle sue intenzioni principali durante le esibizioni cera il raggiungimento dellispirazione melodica, la quale creava limmagine del suono e il ritmo musicale della canzone.
Sono ben note anche oggi al pubblico albanese le canzoni del suo repertorio che appartengono a questa gamma musicale, come: La sorgente del nostro villaggio (alb. Kroi i fshatit tonë), Mi sono affacciata alla finestra (alb. Dola në dritare),Quando mio marito giunge dalla cascina (alb. Kur më vjen burri nga stani), Oh, dove stai andando piccola ragazza (alb.Oh, ku po shkon moj goce e vogël), Io ti ho amata (alb. Unë o ty moj të kam dasht ),Cerano due cognate (alb. Ishin dy kunata), Zare rosa (alb. Zare trëndafile), Usignolo birichino (alb.Bilbil çapkëni), Il fiore piange il fiore (alb. Qante lulja lulen), Sei la grazia della bellezza (alb. Kenke nur i bukurisë), Soffia il vento del nord (alb.Fryn Veriu), ecc.
Molte delle canzoni del suo repertorio appartengono alle poesie create da uno dei suoi migliori amici, il grande poeta albanese Lasgush Poradeci. Troviamo quattro poesie trasformate in canzoni con la musica del compositore Dhimitër Kovaçi: La mia gioventł (alb. Të rite e vitevet të mi), Soffia il vento del nord (alb.Fryn Veriu), La mamma parlņ con lamento (Foli nëna me vajtim), La nostalgia del poeta (alb.Mall i vjershëtorit). Altre due - Quando divenni grande bambina (alb. Kur mu rite vogëloshe) e La sorgente del nostro paese (alb. Kroi i fshatit tonë) - con la musica del compositore Kristo Kono. Mentre, Chi ti donņ la bellezza (alb. Kush ta fali bukurinë) con la musica del compositore Dhimitër Falli.
Di lei il grande poeta Poradeci dirą:
Tefta era unartista che aveva deciso di fare arte e non di utilizzarla per sostentarsi. Poteva fare la docente, ma lei non ci pensava nemmeno poiché voleva vivere con il frutto della sua arte e dei concerti. Su Tefta non do semplicemente informazioni ma do tutto il mio cuore!
Oltre alle canzoni popolari e di lirica albanese, Tefta introdusse nei suoi programmi e nelle sue esibizioni anche le arie della musica lirica classica di autori rinomati a livello mondiale come Wolfgang Amadeus Mozart, Gounod, Franz Schubert, Giuseppe Verdi, Donizetti, Pergolesi, Bellini, Puccini, Rossini, ecc.
La sua vita breve č stata molto attiva e intensa, tra concerti e spettacoli onorando se stessa e il suo Paese anche nei palchi dei teatri stranieri. Partecipņ negli anni 1937 e 1938 come soprano professionista alla Fiera dellEst a Bari. Sarą presente nel 1938 con lartista Lola Aleksi Gjoka alla Fiera Francese a Parigi. Insieme con laltra cantante famosa Marie Kraja e con i cantanti albanesi prestigiosi e rinomati di quegli anni - Adem Mani, Xhevat Boriçi, Kolë Vjerdha, Taip Kraja, Karlo Pali, ecc. - partecipņ al Festival di Folklore tenutosi a Firenze in Italia il 30 maggio 1939.
Nel 1945, eseguģ con successo il ruolo di Mimģ dallopera La bohčme di Giacomo Puccini, poi quella di Rosina ne Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, il ruolo di Violetta ne La Traviata di Giuseppe Verdi, il ruolo di Leila ne I pescatori di perle di Georges Bizet, ecc.
Registrņ due volte per la societą discografica Columbia in Italia - nel 1937 e nel 1942 - dischi contenenti numerosi brani tratti dal repertorio classico vocale e 45 canti lirici di musica cittadina albanese. Le registrazioni furono accompagnate dallorchestra del Teatro alla Scala guidata da direttori italiani dorchestra come Segurini, Rizza, Consiglio e Ruisi.
Tefta aveva nel suo repertorio circa 90 canzoni popolari di tutte le regioni albanesi e circa 36 di esse furono registrate su disco negli anni 1930, 1937 e 1942 a Parigi e Milano. Č da notare che in una buona parte dei casi, le registrazioni sono state effettuate in fretta e non sempre quando lo stato di voce della soprano era nella sua forma migliore. Nonostante la mancanza della buona qualitą tecnica delle registrazioni 78 gpm (giri al minuto) del 1930 e di quelle effettuate in nastri nel 1940 e 1950 - qualitą rinomata per quel periodo - le canzoni che contengono sono preziosissimi documenti sul concetto interpretativo della cantante.
Il suo stile di canto lirico cittadino adottņ dallarte colta la leggerezza necessaria per produrre linee melodiche eleganti. Tefta Tashko Koço č stata valutata dalla critica albanese e internazionale una soprano lirica con una formazione perfetta: timbro chiaro e vitale, intonazione pura e cristallina, tecnica vocale perfetta e performance sceniche misurate e raffinate.
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