Dulcis in Fundo
.. alola?
Regjistruar: 15/03/2010
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"Ora, osserviamo la tartaruga e l'aquila.
La tartaruga é una creatura terricola. E' impossibile vivere pił vicino al suolo di cosģ senza essere sottoterra. I suoi orizzonti spaziano di pochi centimetri. Ha la rapiditą che occorre per una battuta di caccia alla lattuga. E' sopravvissuta al passaggio dell'evoluzione perché tutto sommato non rappresentava un pericolo per nessuno ed era troppo complicata da mangiare.
E poi c'č l'aquila. Una creatura d'aria e altitudini, i cui orizzonti si estendono ai confini del mondo. Dalla vista abbastanza acuta da intuire il viavai di qualche stridulo animaletto nel raggio di un chilometro. Tutta potere, tutta controllo. Morte fulminante su ali. Artigli sufficienti per trasformare in cibo qualunque cosa pił piccola, e fare almeno un rapido spuntino con quelle pił grandi.
Eppure, appollaiata per ore sul dirupo, l'aquila sorveglia finché non coglie un movimento in lontananza, e allora si concentra, concentra, concentra sulla piccola corazza che barcolla tra i cespugli laggił nel deserto. E salta...
Un minuto dopo la tartaruga scopre che il mondo si sta allontanando. Lo vede per la prima volta, non pił a due centimetri da terra, ma da un'altezza di centocinquanta metri, e pensa: che grande amica č quest'aquila.
E poi l'aquila la lascia andare.
E quasi sempre la tartaruga precipita e muore. Tutti sanno perché la tartaruga si comporti cosģ: la gravitą é un abitudine difficile da perdere. Nessuno są perché l'aquila si comporti cosģ: una tartaruga č un buon piatto, ma visto lo sforzo, qualsiasi altra cosa č un piatto migliore. E' che le aquile ci provano gusto a tormentare le tartarughe.
Ma naturalmente, ciņ di cui l'aquila non si rende conto č di avere un ruolo in una sorta di selezione naturale molto rozza.
Un giorno una tartaruga imparerą a volare."
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1- Te mos rrefesh kurre gjithcka di.
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