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Regjistruar: 18/12/2002
Vendbanimi: Venezia
Mesazhe: 569
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Ugo Foscolo
Niccolņ Ugo Foscolo nacque a Zante, nelle isole Ionie, nel 1778 da padre veneziano, il medico Andrea, e da madre greca, Diamantina Spathis. Fanciullo compģ i primi studi nel seminario di Spalato, ma alla morte del padre (1788) tornņ a Zante e dopo qualche anno raggiunse la madre ed i fratelli a Venezia, ove si dedicņ agli studi letterari, frequen_tando spesso lUniversitą di Padova, soprattutto per ascoltare le lezioni di Melchiorre Cesarotti. Fu un appassionato studioso di lettera_tura greca e latina, ma coltivņ anche con profondo interesse lo studio dei maggiori autori italiani (Dante, Petrarca, Parini, Alfieri) e stranieri (Young, Gray, Shakespeare, Goethe), senza trascurare le letture dei filosofi (Bacone, Locke, Rousseau, Voltaire).Nel 1796, gią noto per alcune poesie e traduzioni, dovette rifugiarsi sui Colli Eugąnei per sottrarsi alla persecuzione del governo oligarchico veneziano, cui non erano graditi i suoi atteggiamenti liberali.
Nel 1797, istituito a Venezia un governo democratico, tornņ in patria ed assunse cariche pubbliche, ma pochi mesi dopo, in seguito al trattato di Campoformio con cui Napoleone cedeva vilmente Venezia allAustria, dovette nuovamente fuggire e riparņ a Milano (sottratta da Napoleone allAustria), ove strinse rapporti di affettuosa amicizia col Monti ed ebbe modo di avvicinare il Parini.
A Milano fu redattore del Monitore italiano, ma lanno dopo si trasferģ a Bologna, ove ricoprģ la carica di aiutante cancelliere di un tribunale militare. Lanno successivo lasciņ lincarico per arruolarsi col grado di luogo_tenente nella Guardia Nazionale e, a fianco dei Francesi, combatté contro gli Austro-russi (rimanendo anche ferito durante una battaglia). Al comando del generale francese Massena partecipņ alla difesa di Genova e quando la cittą fu costretta alla resa, seguģ il Massena nella fuga. Rientrņ a Milano dopo Marengo (Milano era la capitale della Repubblica Cisalpina che Napoleone aveva istituito con la fusione delle repubbliche Transpadana e Cispadana) ed ebbe incarichi militari da svolgere in Romagna e in Toscana. Nel 1804 si recņ in Francia, per motivi militari, e qui ebbe lopportunitą di trascorrere due anni di relativa calma, che impiegņ in gran parte in amori appassionati, fra cui quello con linglese Fanny Emerytt da cui nacque la figlia Floriana. Tornato in patria, visse tra Venezia, Milano, Pavia (ove ottenne la cattedra di eloquenza presso lUniversitą), Bologna e di nuovo Milano, da dove fuggģ nel maggio del 1815 per non dover giurare fedeltą agli Austriaci. Dopo una breve permanenza a Lugano ed a Zurigo, l'anno dopo si stabilģ a Londra, accolto dall'alta societą. Qui guadagnņ abbastanza con la pubblicazione delle sue opere, ma sperperņ tutto con le sue dissolutezze: iniziņ pure la costruzione di una lussuosissima villa, che non riuscģ a pagare totalmente nonostante il soccorso della figlia Floriana (che, ritrovata a Londra, gli offrģ tremila sterline). Inse_guito dai creditori, subģ anche il carcere, e fu poi costretto a ritirarsi nel villaggio di Turnham Green, ove visse gli ultimi suoi anni in compagnia della figlia.
Morģ il 10 settembre 1827. Le sue ossa furono trasferite a Firen_ze solo nel 1871 e vennero tumulate nel tempio di S. Croce, che egli aveva cosģ tanto esaltato nel carme "Dei Sepolcri".
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